Ma come spesso succede specialmente nel nostro Paese, alle buone intenzioni non segue quasi mai una seria organizzazione, una visione a lungo termine che consenta, metaforicamente parlando, di coltivare la pianta dopo averla seminata e averla fatta germogliare…..
Fu così che il “liberismo” professionale, che per carità, è totalmente legittimo, ma unito in questo caso alla totale apatia e miopia degli ordini professionali e del legislatore, ha provocato il dilagare incontrollato di questa nuova figura professionale presa letteralmente d’assalto da professionisti molto spesso più attratti dai facili guadagni che non dalla passione per la materia e dall’effettivo bagaglio di preparazione tecnica pregressa.
A favorire questo meccanismo perverso ci si sono messi anche gli Enti preposti alla valutazione dei requisiti e al rilascio dei titoli abilitativi all’esercizio della professione di Tecnico acustico, in questo caso stiamo parlando delle Regioni: dimostrare di aver effettuato un praticantato di due anni (cinque per i non laureati) con un Tecnico Acustico già riconosciuto e dimostrare di aver partecipato alla stesura di qualche Valutazione Previsionale di Impatto Acustico o dei Requisiti Passivi in qualità di correlatore, è una prassi assolutamente non bastevole oltrechè non certificabile e riscontrabile con sicurezza, a scongiurare che anche un “apprendista stregone” possa fregiarsi della qualifica di Tecnico Competente in Acustica.
Sicuramente, abilitare il futuro Tecnico Acustico facendo seguire ai due anni di tirocinio anche un corso di formazione da concludersi con un esame selettivo, sarebbe stato sicura garanzia di avere una generazione di seri e preparati Professionisti in acustica, magari pochi numericamente, ma competenti.
Invece la realtà ci presenta, allo stato attuale, un proliferare di Tecnici acustici, onestamente, me lo si lasci dire, non tutti dotati di una seria preparazione e sufficienti competenze, pronti a “svendere” gli incarichi per un tozzo di pane pur di accapparrarseli.
E’ la legge della libera concorrenza mi si dirà, ma questa legge perversa fa si che, stante anche la condizione di crisi economica generalizzata, si assistita non solo ad un tracollo delle parcelle sui relativi incarichi ma anche e soprattutto ad un tracollo della qualità degli elaborati e dei lavori, troppo spesso sottopagati e pertanto svolti in maniera sbrigativa non solo dagli “apprendisti stregoni” di cui sopra, ma anche da quei professionisti seri e preparati che molto più potrebbero dal punto di vista professionale ma che forzosamente si trovano costretti a livellare il loro impegno all’esiguità delle parcelle che ricevono.
E come sempre, chi ne fa le spese è la qualità: così come hanno suscitato scalpore i “professionisti” che offrivano le gli Attestati di Certificazione Energetica su Groupon a 30/40 euro, mi aspetto prima o poi (se non è già successo!) di vedere qualcuno che offre, sempre su Groupon, una Valutazione Previsionale di Impatto Acustico a 80 euro….
F. Boscolo