Nel novero delle professioni in qualche modo legate all’edilizia, ciò che ho avuto modo di constatare in 15 anni di attività è il fatto che esistano alcune figure professionali il cui operato rimane quasi avvolta nel mistero non solo al grande pubblico ma sovente anche agli “addetti ai lavori”: se ai più è abbastanza chiaro di cosa si occupi per esempio un architetto, un ingegnere strutturista o civile o piuttosto un tecnico impiantista, alcune figure professionali quali p. es. il Responsabile di Procedimento, il Certificatore energetico, il Tecnico Acustico, ecc.... vengono per lo più considerati come dei compilatori di documenti e relazioni da allegarsi ad una istanza di permesso di costruire piuttosto che come delle figure che possono avere parte attiva nella progettazione di un organismo edilizio efficiente o nel risanamento di uno esistente.
Prendiamo, come è ovvio in questa sede, la figura del Tecnico Acustico Competente: la normativa di settore sviluppata nel corso della prima decade degli anni 2000, a sua volta figlia di una maggior attenzione al benessere degli ambienti abitativi e di lavoro, impone che le pratiche edilizie (Permesso di Costruire, D.I.A., S.C.I.A., ecc....) vengano corredate a seconda dei casi da specifici documenti in materia di acustica quali le Relazioni di Clima acustico, le Valutazioni previsionali di Impatto Acustico, la Verifica dei Requisiti Acustici Passivi in fase di progettazione, ecc..... Ciò è pur vero, e anzi, nella maggior parte dei casi l’attività professionale del Tecnico Competente in Acustica è caratterizzata dalla produzione di questi importanti documenti tecnici, tuttavia appare comunque riduttivo limitare il ruolo del Tecnico Acustico a un semplice “produttore di Relazioni Tecniche”.
Quello che occorre tenere in debita considerazione è il fatto che l’evoluzione del concetto di “casa” e di “ambiente di lavoro” o di “spazio sociale”, andrà affrancandosi sempre più dalla massificazione e dal “prodotto in economia” (gli anni 60/70 sono un triste ricordo, per lo meno in ambito edilizio), concentrando le attenzioni su altri nuovi concetti fondamentali: sostenibilità, ergonomia, domotica, efficienza energetica, benessere termoigrometrico, benessere acustico.
I professionisti che possiederanno queste competenze saranno sempre più il perno attorno al quale ruoterà la realizzazione di un organismo edilizio o il recupero di uno esistente. Questa trasformazione di mentalità non taglia fuori in alcun caso i ruoli professionali tradizionali menzionati in apertura ma ne integra e ne supporta le conoscenze.
E’ qui che il Tecnico Acustico, nel suo campo, può fare il salto di qualità e offrirsi alla committenza non solo come “burocrate” ma soprattutto come parte attiva nel processo progettuale: nel suo campo (l’insonorizzazione e l’efficienza acustica) egli conosce la tecnologia, il mercato, i prodotti e i produttori ed è in grado di garantire le prestazioni richieste al minor costo possibile: in un organismo edilizio, a parità di prestazione finale richiesta infatti, è possibile ottenerla spaziando tra una moltitudine di prodotti possibili sul mercato che coprono un ventaglio di costi amplissimo ma che non sempre garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo.
Solo il Tecnico Acustico è in grado di individuare, tra i prodotti offerti dal mercato, quello che fa al caso specifico, mediando nella maniera più vantaggiosa possibile per il committente il rapporto tra costi e prestazioni, non solo in fase progettuale ma anche esecutiva.
Ciò è possibile avvalendosi di un preciso capitolato prestazionale da sottoporre a vari Produttori di materiali insonorizzanti esistenti sul mercato e selezionando quello che più fa al caso specifico, ovviamente al miglior prezzo.
In questo senso va visto il ruolo del Tecnico Competente: il suo contributo non deve essere considerato come un mero “costo” di progettazione in quanto il suo “costo” viene ampiamente compensato dal risparmio che si ottiene dalla scelta del prodotto giusto, al prezzo più conveniente e con la migliore prestazione finale.
Il “costo” diventa piuttosto un consistente “risparmio” qualora tutto questo processo venga lasciato a mani inesperte.
Fabrizio Boscolo - 26 settembre 2014
Quello che occorre tenere in debita considerazione è il fatto che l’evoluzione del concetto di “casa” e di “ambiente di lavoro” o di “spazio sociale”, andrà affrancandosi sempre più dalla massificazione e dal “prodotto in economia” (gli anni 60/70 sono un triste ricordo, per lo meno in ambito edilizio), concentrando le attenzioni su altri nuovi concetti fondamentali: sostenibilità, ergonomia, domotica, efficienza energetica, benessere termoigrometrico, benessere acustico.
I professionisti che possiederanno queste competenze saranno sempre più il perno attorno al quale ruoterà la realizzazione di un organismo edilizio o il recupero di uno esistente. Questa trasformazione di mentalità non taglia fuori in alcun caso i ruoli professionali tradizionali menzionati in apertura ma ne integra e ne supporta le conoscenze.
E’ qui che il Tecnico Acustico, nel suo campo, può fare il salto di qualità e offrirsi alla committenza non solo come “burocrate” ma soprattutto come parte attiva nel processo progettuale: nel suo campo (l’insonorizzazione e l’efficienza acustica) egli conosce la tecnologia, il mercato, i prodotti e i produttori ed è in grado di garantire le prestazioni richieste al minor costo possibile: in un organismo edilizio, a parità di prestazione finale richiesta infatti, è possibile ottenerla spaziando tra una moltitudine di prodotti possibili sul mercato che coprono un ventaglio di costi amplissimo ma che non sempre garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo.
Solo il Tecnico Acustico è in grado di individuare, tra i prodotti offerti dal mercato, quello che fa al caso specifico, mediando nella maniera più vantaggiosa possibile per il committente il rapporto tra costi e prestazioni, non solo in fase progettuale ma anche esecutiva.
Ciò è possibile avvalendosi di un preciso capitolato prestazionale da sottoporre a vari Produttori di materiali insonorizzanti esistenti sul mercato e selezionando quello che più fa al caso specifico, ovviamente al miglior prezzo.
In questo senso va visto il ruolo del Tecnico Competente: il suo contributo non deve essere considerato come un mero “costo” di progettazione in quanto il suo “costo” viene ampiamente compensato dal risparmio che si ottiene dalla scelta del prodotto giusto, al prezzo più conveniente e con la migliore prestazione finale.
Il “costo” diventa piuttosto un consistente “risparmio” qualora tutto questo processo venga lasciato a mani inesperte.
Fabrizio Boscolo - 26 settembre 2014