Correzioni acustiche
Ristorante Junyue
Ristorante Junyue, Via Valtellina n.65. Milano
In via Valtellina a Milano, ci sono una sfilata di ristoranti per ogni gusto e tipo di clienti. Al nr. 65 esiste lo Junyue, ristorante modernissimo in stile internazionale, che utilizza la formula: "all you can eat" che riesce a mettere d'accordo tutti i gusti, anche chi non ama la cucina orientale. Il ristorante offre oltre alla cucina giapponese anche quella cinese e thailandese e tutte le pietanze sono preparate al momento. Nel suo insieme l'ambiente è armonioso ed è sicuramente adatto per ogni occasione. Il ristorante è strutturato su due piani: al piano inferiore c'è una sala riservata ai banchetti nuziali, mentre al piano superiore c’è un ampio e vasto ambiente ristorante illuminato da luci soffuse che emana un'aria quasi da lounge bar. Al suo interno lo Junyue mette a disposizione molte salette private di piccole e grandi dimensioni che possono essere riservate a chi ricerca una cena più intima. Appena si entra nell’ampia sala del piano superiore si nota immediatamente la cura e la particolarità dell’ambiente e dell’arredamento, non trovi draghi e lanterne ma un sapiente studio dello spazio da parte di architetti esperti nel campo della ristorazione e nell’uso di arredi di Desgin. Unico neo della sala somministrazione era la mancanza di confort acustico causato dal troppo riverbero (pareti e soffitto esistenti realizzati con materiali fono rigidi) che si generava soprattutto in serate “di tutto esaurito”. Cesare Chen gestore-proprietario dello Junyue ha capito perfettamente che in un mercato caratterizzato da estrema competitività e vastità di proposte commerciali, i dettagli delle ambientazioni capaci di generare un positivo riscontro nella clientela, possono assumere un valore preminente, divenendo in alcuni casi il vero tratto distintivo di un locale. Uno degli elementi ormai fondamentali per il successo di un ristorante è il corretto comfort acustico al suo interno; le sale del ristorante devono permettere ai commensali di poter dialogare tranquillamente senza dover alzare la voce. Come è noto i fattori che determinano il gradimento di un ristorante da parte dei clienti sono sì la qualità del menù, il prezzo e il livello del servizio, ma a questi indicatori si deve aggiungere quasi sempre una ulteriore variabile, ormai raramente trascurata, che potremmo sintetizzare con il termine forse un po’generico di “location”. Il termine racchiude in sé più di una valenza, essendo una sorta di parametro descrittore generale di tutte le caratteristiche relative alla “qualità percepita di un ambiente”, che include le componenti prettamente architettoniche e stilistiche e si estende ad altri indici fisici, quali il grado di illuminazione, la temperatura ed il livello di rumorosità. Se la prima serie di aspetti architettonici è essenzialmente riconducibile a considerazioni di tipo estetico ed è pertanto esposta alla massima soggettività nelle valutazioni, nel caso dei fattori fisici ambientali (luce-temperatura-rumore) si può certamente parlare di ordini di grandezza reali e misurabili. I tecnici della 2B Resine in collaborazione con il consulente di acustica ambientale Marco Parisi di Acustica Consulting e dell’architetto L. Zanobini sono intervenuti a modificare la risposta acustica della sala ristorante collocando a plafone il giusto quantitativo di materiale fonoassorbente calibrato alla volumetria della sala e necessario ad incrementare il suo potere fonoassorbente. La presenza a soffitto di corpi illuminanti fortemente caratterizzati a livello estetico e degli innumerevoli elementi tecnici funzionali alla sala, ha portato i tecnici alla decisione unanime di adottare una soluzione acustica contestualizzata all’estetica del locale che prevedesse quindi un’occupazione limitata della superficie del plafone da destinare ai pannelli fonoassorbenti. L’altezza considerevole del locale ha permesso l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti in resina di melammina con uno spessore importante (circa 150mm) estremamente performanti a livello acustico. Questo ha consentito quindi di collocare un numero limitato di pannelli fonoassorbenti a soffitto rispetto all’utilizzo di pannelli con spessore più limitato e di raggiungere i risultati acustici ricercati. L’intervento di correzione acustica ha migliorato la vivibilità dell’ambiente perché lo ha reso più confortevole sia per chi lo frequenta che per chi ci lavora. |