Interventi di insonorizzazione in locali abitativi in presenza di connessioni strutturali
In questo articolo verranno illustrate le dinamiche relative all'insonorizzazione di locali abitativi, che possono essere delle singole stanze o interi appartamenti, i quali presentano connessioni strutturali di tipo verticale ed orizzontale con altre abitazioni. E' il caso infatti di alloggi collocati all'interno di condomini confinanti con altre unità abitative sia al piano superiore, che inferiore, piuttosto che lateralmente.
Il principio generale su cui si basa tutto lo studio acustico relativo a questo tipo di intervento è quello di disaccoppiare i locali dalle strutture di collegamento con le altre unità abitative e questo deve essere eseguito globalmente per tutte le partizioni che costituiscono il locale stesso realizzando una sorta di "scatola acustica".
Parlando in senso pratico si riportano le fasi di lavorazione eseguite all'interno di un alloggio a Milano, sito al quarto piano di un prestigioso condominio e quindi confinante sia sopra che sotto con altri appartamenti, nel quale è stata insonorizzata un'unica stanza; in questo locale vengono praticate delle attività artistiche che prevedono l'utilizzo di strumenti rumorosi e di conseguenza fastidiosi per gli altri condomini.
Il principio generale su cui si basa tutto lo studio acustico relativo a questo tipo di intervento è quello di disaccoppiare i locali dalle strutture di collegamento con le altre unità abitative e questo deve essere eseguito globalmente per tutte le partizioni che costituiscono il locale stesso realizzando una sorta di "scatola acustica".
Parlando in senso pratico si riportano le fasi di lavorazione eseguite all'interno di un alloggio a Milano, sito al quarto piano di un prestigioso condominio e quindi confinante sia sopra che sotto con altri appartamenti, nel quale è stata insonorizzata un'unica stanza; in questo locale vengono praticate delle attività artistiche che prevedono l'utilizzo di strumenti rumorosi e di conseguenza fastidiosi per gli altri condomini.
Come si accennava in precedenza si è dovuti intervenire su tutte le partizioni, ovvero solaio di pavimento, solaio soprastante, parete laterale confinante con un altro locale interno alla stessa abitazione, pareti verso l'esterno e su richiesta della committenza l'installazione di una vetrata acustica di separazione con le altre stanze; bisognava garantire, infatti, sia il rispetto dei limiti imposti dalla zonizzazione acustica per le facciate verso l'esterno e sia il rispetto dei 35 dB(A) diurni in ambiente abitativo.
IL PAVIMENTO
L'intervento di isolamento acustico sul solaio di pavimento della stanza in oggetto per isolarla dall'appartamento sottostante ha previsto la realizzazione di una soletta in c.a. più pannello in polistirene, con cassero a perdere in lamiera e le relative guaine smorzanti, il tutto appoggiato su molle e staccato dalle pareti laterali per evitare la trasmissione del rumore attraverso i paramenti edilizi dell’edificio (muri portanti, setti, ecc…) che si propaga sottoforma di vibrazioni.
In questo caso l’unica soluzione possibile per “tagliare” la trasmissione delle vibrazioni alle strutture edilizie circostanti è quella di creare una sorta di pavimento galleggiante per disaccoppiare il solaio dai muri laterali.
Le molle individuate nella planimetria sottostante con i quadratini rossi sono state disposte in modo omogeneo su tutta la superficie della sala per permettere al solaio di avere tutti gli appoggi necessari.
In questo caso l’unica soluzione possibile per “tagliare” la trasmissione delle vibrazioni alle strutture edilizie circostanti è quella di creare una sorta di pavimento galleggiante per disaccoppiare il solaio dai muri laterali.
Le molle individuate nella planimetria sottostante con i quadratini rossi sono state disposte in modo omogeneo su tutta la superficie della sala per permettere al solaio di avere tutti gli appoggi necessari.
A partire quindi dal livello del solaio grezzo esistente si è realizzato un massetto autolivellante per garantire un piano di appoggio omogeneo al resto del pacchetto, sopra sono stati posizionati una doppia guaina ad alta densità composta da polimeri di gomma caricata con elementi inerti, su cui sono state appoggiate le molle; in seguito è stato gettato il calcestruzzo all'interno dei casseri a perdere in lamiera risvoltata ai lati e sopra la pavimentazione.
LE FASI DI LAVORAZIONE
Sistemazione delle molle e installazione del cassero in lamiera
IL SOFFITTO
L'intervento di isolamento acustico verso l'abitazione soprastante invece, è stato realizzato mediante controsoffitto acustico in tripla lastra in cartongesso con interposto uno strato di materiale composto da una resina di poliuretano accoppiata ad uno strato di gomma caricata da 4 Kg/mq; al di sopra della struttura del controsoffitto, inoltre, è stato inserito uno strato di circa 5 cm di fibra di poliestere con densità di 60 Kg/mc.
E' importante quando si interviene in questo modo garantire una buona intercapedine d'aria tra lo strato di lana soprastante la struttura del cartongesso e il soffitto esistente in quanto la prestazione dell'isolamento aumenta in modo proporzionale alle dimensioni dell'intercapedine stessa.
Si riporta a titolo esemplificativo una sezione della stanza con indicata l'altezza dell'ambiente e la dimensione dell'intercapedine a soffitto necessaria per un corretto isolamento.
Si riporta a titolo esemplificativo una sezione della stanza con indicata l'altezza dell'ambiente e la dimensione dell'intercapedine a soffitto necessaria per un corretto isolamento.
LE PARETI
Infine il trattamento di isolamento acustico è stato previsto per tutte le pareti della sala con un rivestimento in lastre di cartongesso accoppiate con agglomerato in poliuretano espanso ad alta densità. Il sistema ha previsto l'installazione di un doppio rivestimento con lastre accoppiate , e agglomerato in poliuretano di spessori differenti.
Nel caso specifico, inoltre è stata installata una vetrata di divisione tra la sala di lavorazione e il locale adiacente realizzata con un serramento in ferro insonorizzato taglio termico (modello Foster Unico da 70mm); il tamponamento vetrato è costituito da un vetro esterno da mm 55.4 p.v.b. acustico/12 camera d'aria gas argon/4 temprato float/12 camera d'aria gas argon/44.2 p.v.b. acustico basso emissivo magnetronico interno.
A seguito degli interventi sono stati effettuati i collaudi acustici al fine di verificare l'effettivo isolamento acustico del pavimento galleggiante e successivamente del controsoffitto; i risultati ricevuti sono stati di gran lunga superiori alle aspettative.
La soletta su molle garantisce infatti un isolamento ai rumori aerei di circa 70 dB(A) pari a R'w= 77 dB e il controsoffitto acustico di circa 66 dB(A) pari a R'w=74 dB, mentre per quanto riguarda le prove di calpestio le rilevazioni hanno restituito il valore di Lnw=27 dB(A) che risulta essere di molto inferiore al limite di Lnw= 63 dB(A) imposti dal DPCM 5/12/1997. (vedi certificati).
Alla luce di quanto sopra riportato, quando si interviene in abitazioni connesse strutturalmente con altre realtà, è importante considerare tutti gli elementi che caratterizzano il locale, trattarli acusticamente isolandoli dall'intorno riuscendo però a restituire un risultato finale unitario e armonioso.
Nel caso specifico, inoltre è stata installata una vetrata di divisione tra la sala di lavorazione e il locale adiacente realizzata con un serramento in ferro insonorizzato taglio termico (modello Foster Unico da 70mm); il tamponamento vetrato è costituito da un vetro esterno da mm 55.4 p.v.b. acustico/12 camera d'aria gas argon/4 temprato float/12 camera d'aria gas argon/44.2 p.v.b. acustico basso emissivo magnetronico interno.
A seguito degli interventi sono stati effettuati i collaudi acustici al fine di verificare l'effettivo isolamento acustico del pavimento galleggiante e successivamente del controsoffitto; i risultati ricevuti sono stati di gran lunga superiori alle aspettative.
La soletta su molle garantisce infatti un isolamento ai rumori aerei di circa 70 dB(A) pari a R'w= 77 dB e il controsoffitto acustico di circa 66 dB(A) pari a R'w=74 dB, mentre per quanto riguarda le prove di calpestio le rilevazioni hanno restituito il valore di Lnw=27 dB(A) che risulta essere di molto inferiore al limite di Lnw= 63 dB(A) imposti dal DPCM 5/12/1997. (vedi certificati).
Alla luce di quanto sopra riportato, quando si interviene in abitazioni connesse strutturalmente con altre realtà, è importante considerare tutti gli elementi che caratterizzano il locale, trattarli acusticamente isolandoli dall'intorno riuscendo però a restituire un risultato finale unitario e armonioso.
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